Espugnato il Mapei Stadium, minimo sforzo e massimo risultato, ma tanta voglia di giocare e la cattiveria agonistica.

 Cambiando gli interpreti del copione, è arrivato lo stesso l’applauso finale, ciò significa che la Lazio non è dipendente da nessun titolare. 

Tutti utili, nessuno indispensabile: lo abbiamo imparato ieri quando abbiamo fatto i conti con l’assenza di De Vrij, rimpiazzata magistralmente da Luiz Felipe Ramos di Formello. 

La Lazio di Inzaghi torna ad essere “cattiva” più che precisa, cinica e sprecona la metà. Milinkovic-Savic veste i panni da bomber e sigla doppietta grazie al prode suo scudiero Felipetto Anderson Made in Brazil. 

Possiamo notare che con Pipe la squadra cambia volto diventando “creativa”, senza nulla togliere a Luis Alberto. La differenza tra i due c’è eccome seppur la compagine di Inzaghi resta vincente: se con il brasiliano è imprevedibile e vive di lampi improvvisi, con lo spagnolo è compassata e razionale, sicuramente è più stabile il gioco che accompagna Immobile.

Due diverse scuole di pensiero che però possono convivere in un unico universo.

Unico bocciato ieri ed unico accordo stonato, Adam Marusic che, leggendo alcuni post dei tifosi sui social, non mancherà di certo nel big match contro la Juventus. Non vi arrabbiate: sul numero #77 biancoceleste come al solito chi la vuole cotta e chi la vuole cruda….la sentenza ai posteri…

Inzaghi ha saputo mescolare sapientemente gli ingredienti in dispensa, Verona, Steaua e Sassuolo hanno saputo riportare in casa Lazio la serenità che era stata smarrita in un momento di torpore, soprattutto i biancocelesti hanno riabbracciato il terzo posto in classifica.

Torna perciò in auge il sogno Champions e guai a chi non ci crede! 

La mia voleva essere tutto fuorché un’analisi tecnica, non ne aveva le pretese, semmai una chiacchierata per riflettere un pò sulla parabola laziale che assomiglia vagamente ad un’altalena.

Dalle ceneri il tecnico piacentino ha saputo dare vita ad una fenice pronta a dare battaglia per un posto sul treno dell’Europa “Vip” affermandosi tra le prime forze del campionato nostrano. 

La palla passerà poi alla società nella sessione estiva di mercato, ma adesso ci sono gli undici in campo ed il dodicesimo uomo sugli spalti.

 

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